Un pergolato con uva fragola è una delle soluzioni d'arredo outdoor più indicate per abbellire il giardino. 

La vite, infatti, se adeguatamente sostenuta, è capace di riempire la struttura di un rigoglioso cespuglio di foglie, formando un tetto completamente naturale che assicura una perfetta ombreggiatura

La coltura dell'uva fragola a scopo decorativo, inoltre, può apportare numerosi benefici, a fronte di qualche piccolo accorgimento, che non richiede abilità professionali.

Pergola con uva fragola: caratteristiche

La vite è una pianta ornamentale di natura perenne che è da sempre considerata tra le specie botaniche più adatte a decorare le pergole. Il motivo è da ricercare nella sua tendenza a espandersi lungo una serie di tralci principali, che possono essere ancorati a strutture di sostegno per creare archi dall'effetto decorativo.

Una pergola di uva fragola, in particolare, dona eleganza al giardino grazie a un fitto apparato fogliare, i cui colori oscillano dal verde vivido dell'estate al cremisi e al giallo dell'autunno. 

Al termine della stagione calda, inoltre, i tralci si riempiono di profumatissimi grappoli pendenti, che oltre ad adornare la pergola, permettono di godere del piacere di un frutto squisito e succoso.

I grappoli dell'uva fragola possono essere sia di un tenue colore giallo verdognolo, sia di un viola scurissimo tendente al blu o al vinaccia, in entrambi i casi con succosi e profumati acini di colore chiaro e dall'aroma persistente. 

Naturalmente, per lo sviluppo dell'uva fragola sul pergolato, le tecniche di coltivazione sono le stesse qualunque sia la varietà di cultivar, e permettono di beneficiare di tutti i vantaggi di una pianta lussureggiante, perfetta per ombreggiare l'outdoor nella stagione estiva.

Vantaggi e svantaggi di una pergola con uva fragola

Un pergolato con uva fragola in giardino può apportare numerosi vantaggi. Tra questi, la possibilità di avere nell'outdoor un'ampia zona ombreggiata: un'area nella quale trovare ristoro nelle assolate giornate estive o dove posizionare un ampio tavolo per creare uno spazio dedicato alla convivialità.

Una pergola con uva fragola, inoltre, può avere sia uno sviluppo a isola, in modo da offrire un piacevole riparo nel bel mezzo del giardino, sia essere addossata all'edificio principale, dove può garantire uno spazio ombreggiato da considerare come naturale continuazione della casa.

In aggiunta, in virtù della sua capacità di crescere su qualunque terreno, la vite di uva fragola a pergola può essere coltivata a qualsiasi latitudine. È capace di adattarsi ai climi più rigidi così come a quelli più afosi, nei quali può resistere, senza svigorirsi, anche a lunghi periodi di siccità.

Naturalmente, un pergolato d'uva fragola, grazie all'effetto rampicante e ad eleganti cespugli pendenti dai tralci principali, riesce a donare una nota di charme a qualunque giardino. Difatti, anche se caratterizzato da un fascino che affonda le sue radici nell'architettura rurale, oggi affianca al lato rustico un tocco di eleganza shabby chic, che ne fa una soluzione ampiamente adottata dall'architettura paesaggistica più attuale.

L'unico svantaggio, l'eventuale presenza di una struttura di sostegno in legno, che a lungo andare, se non adeguatamente trattata, potrebbe soffrire degli effetti della degradazione.

L'uva fragola è poi una pianta di poche pretese, soggetta a una crescita del tutto spontanea, caratterizzata da una elevata resistenza all'aggressione di agenti patogeni: una serie di elementi che limitano al minimo l'intervento dell'uomo, al netto di una periodica estirpazione delle erbacce attorno al piede e di una semplice potatura annuale.

Come potare l'uva fragola a pergola

La procedura che permette di potare l'uva fragola a pergola o a "tendone" è più o meno simile a quella effettuata per la vite coltivata a spalliera, con la sola differenza che il trancio principale, quello da cui  successivamente si svilupperanno i frutti, viene ancorato nelle parti superiori della pergola a formare una sorta di galleria.

Naturalmente, per una perfetta potatura della pergola con uva fragola è possibile consultare un potatore professionista, che saprà recidere i rami ormai improduttivi e favorire un corretto sviluppo dei tralci fruttiferi

Tuttavia, non sempre è necessario rivolgersi a un esperto viticoltore: se la pianta è coltivata a scopo decorativo, è possibile ricorrere anche a una potatura fai da te senza compromessi sulla fruttificazione. Per procedere, però, è fondamentale, ricordarsi che l'operazione deve essere effettuata in inverno, quando la vite perde le foglie e si trova nel pieno del suo periodo di riposo vegetativo.

Come potare una pergola di uva fragola? Per prima cosa, osservando la pianta a partire dal piede centrale, sulla quale si possono notare diverse ramificazioni. Tra queste, è presente anche il tralcio fruttifero, cioè il ramo che si è scelto di lasciar crescere nella potatura precedente e dal quale sono nati gli ultimi frutti.

Questo ramo, che in genere è facilmente individuabile poiché caratterizzato da una corteccia più secca, deve essere rinnovato di anno in anno: di conseguenza, con la potatura, deve essere reciso completamente. Effettuato il taglio, è necessario individuare i rami più teneri della vite, tenendo conto che, se la pianta, nell'anno precedente, è già stata interessata da potatura, presenterà due giovani ramificazioni "pre-selezionate", tra le quali scegliere il nuovo capo fruttifero.

Per farlo, occorre individuare, tra i due rami, quello che appare meglio sviluppato e privo di rotture. Il tralcio selezionato, dal quale nasceranno i nuovi frutti, dovrà essere reciso in cima, avendo cura di lasciare lungo il suo sviluppo all'incirca sette o otto nodi dai quali avranno origine le nuove ramificazioni.

Il capo fruttifero può essere quindi orientato verso la parte alta della struttura e ancorato, così che possa crescere in modo ordinato fino alle stagioni successive. In parallelo, è necessario però eliminare tutti gli altri tralci presenti sulle ramificazioni: una procedura che permetterà alla pianta di svilupparsi e assicurare frutti di qualità.

Infine, in previsione dell'anno successivo, bisogna individuare un ramo più giovane, che dovrà essere reciso appena sopra le prime due gemme: da queste, avranno vita i nuovi assi vegetali, che saranno oggetto di selezione per la scelta del futuro tralcio fruttifero. La pianta così potata continuerà a riposare fino a primavera, quando, risvegliandosi, darà luogo al cosiddetto pianto della vite. Questo fenomeno si manifesta con la trasudazione della linfa dai tralci e segna ufficialmente la ripresa dell'attività vegetativa della vite.