Le verande in alluminio non necessitano di particolari interventi di manutenzione e questo grazie soprattutto a un materiale robusto, capace di resistere all'azione del tempo.
Tuttavia, in alcuni casi, ad esempio in concomitanza di una sostituzione dei serramenti dell'edificio principale, potrebbe essere necessario dover dipingere la vecchia veranda in alluminio, in modo da abbinarla al nuovo outdoor e garantire una certa uniformità estetica al paesaggio.
Naturalmente, tinteggiare il telaio della veranda è la soluzione meno costosa da mettere in pratica per ottenere un perfetto restyling degli esterni e, anche se si tratta di un progetto che richiede tempo e pazienza, può essere effettuato facilmente con il fai da te.
Ma quali sono le vernici migliori? E come trattare le aree da pitturare per prepararle ad accogliere il colore? Di seguito i nostri consigli per dipingere una veranda in alluminio e dare al giardino un'immagine tutta nuova.
Come ridipingere veranda in alluminio
Per un perfetto restyling fai da te, è bene capire esattamente come ridipingere la veranda e quali interventi di preparazione effettuare per fare in modo che il risultato abbia un aspetto impeccabile. Per una tinteggiatura dal risultato professionale, bisogna, infatti, prevedere un'accurata fase di pianificazione, finalizzata a preparare tutte quelle parti che successivamente dovranno essere ridipinte.
Per prima cosa, bisogna indossare un paio di guanti, per proteggere le mani dai prodotti chimici, quindi procedere con il rivestimento di tutte quelle aree non interessate dai lavori di tinteggiatura, come ad esempio le vetrate.
Il passo successivo prevede la pulitura di tutte le parti in alluminio da trattare, con un panno imbevuto di alcool o acetone, uno step che aiuta a rimuovere quei residui di sporco depositati sulle superfici che possono essere d'ostacolo alla perfetta adesione della vernice.
In questa fase è bene fare attenzione alla presenza di zone arrugginite ed eventualmente intervenire prevedendo una passata di convertitore di ruggine: un prodotto che trasforma la ruggine in un composto più stabile, proteggendo le superfici dall'ossidazione e favorendo i successivi interventi di copertura.
A questo punto, qualora l'alluminio così trattato presenti asperità, è possibile carteggiare il prodotto in eccesso per ottenere una superficie liscia, ricordando di eliminare tutti i residui del carteggio con un'ulteriore pulitura, per evitare che la polvere residua possa ostacolare l'adesione delle vernici.
Verniciare la veranda: come scegliere la vernice per l'alluminio
Per dipingere una veranda in modo impeccabile, la scelta deve ricadere esclusivamente su una vernice per alluminio, la sola a favorire la creazione di uno strato di colore a lunga durata, perfettamente aderente alle superfici, capace di proteggere la struttura da graffi, bolle e scrostamenti.
I prodotti per tinteggiare l'alluminio oggi disponibili sono di due tipi: le vernici in acrilico –a base d'acqua, meno tossiche e più sicure per l'ambiente – e le glicero pitture per esterni, delle vernici a olio con solvente, meno ecologiche rispetto all'acrilico, ma capaci di assicurare una maggiore lucentezza.
Naturalmente, oltre alla scelta della vernice, c’è un altro aspetto molto importante da considerare: la particolare natura della superficie dell'alluminio che, proprio come avviene con moltissimi altri materiali, presenta un assetto talmente liscio da non favorire una perfetta adesione del colore.
Per assicurare un ottimale fissaggio della vernice, è fondamentale prevedere l'applicazione di una mano di primer per alluminio, uno strato di fondo che, oltre a proteggere la struttura della veranda dalla ruggine e fare da riempitivo su eventuali irregolarità, prepara la superficie alle successive mani di colore, agevolando l'adesione del prodotto.
La scelta dei colori
La scelta dei colori con cui dipingere la veranda è strettamente dipendente dagli infissi, dal paesaggio e non ultimo dal gusto personale. Tuttavia, molto spesso è necessario tenere conto del cosiddetto Piano del colore, un documento adottato dalle amministrazioni comunali per assicurare una perfetta integrazione nel tessuto urbano degli edifici sottoposti a interventi di restauro o ristrutturazione esterna.
Il piano del colore varia da città a città e presenta, oltre a una tavolozza di sfumature consentite per intonaci e strutture in legno o in ferro, un indirizzo sulle eventuali tecniche di tinteggiatura ammesse. Tuttavia, non sempre i territori sono chiamati ad adeguarsi al piano del colore: a stabilire quali aree sono interessate è il documento stesso, che presenta alcune tavole indicanti le zone che devono adeguarsi alle norme urbanistiche in esso contenute e quelle invece non soggette al regolamento.
Qualora la scelta del colore della veranda possa essere stabilita in modo del tutto autonomo, è invece fondamentale optare per una palette che, oltre ad abbinarsi al contesto, possa rispondere al proprio gusto estetico.
Il consiglio, naturalmente, è quello di non scegliere il colore in base a una tendenza architettonica passeggera, in modo da non verniciare la propria veranda con una nuance che nel tempo possa risultare obsoleta.
In ogni caso, tra i colori che non passano mai di moda ci sono soprattutto il grigio antracite e il bianco, due nuance eleganti, vivaci e senza tempo, capaci di valorizzare perfettamente sia gli scorci più classici sia i paesaggi più contemporanei.